Candidature
EDIZIONE 2020
Saggistica
Bianca Berlinguer
“STORIA DI MARCELLA CHE FU MARCELLO”
La "vita bellissima" di Marcella Di Folco, all'anagrafe Marcello, inizia in un quartiere di Roma nel 1943 e prosegue in una lunga ricerca che la porterà a diventare pienamente donna nel 1980, dopo un intervento chirurgico a Casablanca.
“STORIA DI MARCELLA CHE FU MARCELLO”
La "vita bellissima" di Marcella Di Folco, all'anagrafe Marcello, inizia in un quartiere di Roma nel 1943 e prosegue in una lunga ricerca che la porterà a diventare pienamente donna nel 1980, dopo un intervento chirurgico a Casablanca.
Luciano Canfora
“FERMARE L'ODIO”
La xenofobia sovranista ha fatto credere che la soluzione alle ondate migratorie sia «alzare il ponte levatoio». Ma la vicenda degli spostamenti
di masse umane coincide con la storia stessa del genere umano. Il Mediterraneo – oggi cimitero a cielo aperto – era stato molto prima, un’area politicoculturale unitaria. Può tornare a esserlo se sapremo ripensare l’‘unione’ europea.
“FERMARE L'ODIO”
La xenofobia sovranista ha fatto credere che la soluzione alle ondate migratorie sia «alzare il ponte levatoio». Ma la vicenda degli spostamenti di masse umane coincide con la storia stessa del genere umano. Il Mediterraneo – oggi cimitero a cielo aperto – era stato molto prima, un’area politicoculturale unitaria. Può tornare a esserlo se sapremo ripensare l’‘unione’ europea.
Giorgio Ieranò
“IL MARE D’AMORE”
L' amante sta all’amore come la nave, il marinaio, il naufrago o il nuotatore stanno al mare. Un’equazione, questa frutto dell’intuizione
greca. Attraverso racconti mitologici e letterari, l’antichista Giorgio Ieranò ci rivela la relazione tra Mare e Amore mostrando come la concezione tipicamente greca tanto del mare quanto dell’amore come luoghi mutevoli, ingannevoli e cangianti nutre la dimensione simbolica di questi due orizzonti perigliosi.
“IL MARE D’AMORE”
L' amante sta all’amore come la nave, il marinaio, il naufrago o il nuotatore stanno al mare. Un’equazione, questa frutto dell’intuizione greca. Attraverso racconti mitologici e letterari, l’antichista Giorgio Ieranò ci rivela la relazione tra Mare e Amore mostrando come la concezione tipicamente greca tanto del mare quanto dell’amore come luoghi mutevoli, ingannevoli e cangianti nutre la dimensione simbolica di questi due orizzonti perigliosi.
Franco Lorenzoni
“I BAMBINI CI GUARDANO”
“Ascoltando nascere giorno dopo giorno parole ed emozioni, ragionamenti, ipotesi e domande, che emergevano dalle voci delle bambine e dei bambini con cui ho lavorato per cinque anni, ho avuto la sensazione di trovarmi di fronte a scoperte preziose, che ci aiutano ad andare verso la sostanza delle cose e verso l'origine più remota del nostro pensare il mondo". Si prova in questo libro la meraviglia del nascere di un pensiero. E una proposta pedagogica nuova, capace di cercare un senso all'esistere diventa anche un racconto antropologico.
“I BAMBINI CI GUARDANO”
“Ascoltando nascere giorno dopo giorno parole ed emozioni, ragionamenti, ipotesi e domande, che emergevano dalle voci delle bambine e dei bambini con cui ho lavorato per cinque anni, ho avuto la sensazione di trovarmi di fronte a scoperte preziose, che ci aiutano ad andare verso la sostanza delle cose e verso l'origine più remota del nostro pensare il mondo". Si prova in questo libro la meraviglia del nascere di un pensiero. E una proposta pedagogica nuova, capace di cercare un senso all'esistere diventa anche un racconto antropologico.
Andrea Marcolongo
“ALLA FONTE DELLE PAROLE”
Le parole sono il nostro modo di pensare il mondo, il mezzo che abbiamo per definire ciò che ci sta intorno e per definire noi stessi. Proprio per questo sono un giardino da coltivare con pazienza ogni giorno, da mantenere fertile e vivo, fino alle sue radici. Tutt'altro che sterile e fine a se stessa infatti è l'arte di ricostruire le etimologie. Forse non c'è lezione migliore di quella che ci offrono le parole, per loro natura «viaggianti», che di movimento e mescolanza da sempre fanno una ragione di sopravvivenza.
“ALLA FONTE DELLE PAROLE”
Le parole sono il nostro modo di pensare il mondo, il mezzo che abbiamo per definire ciò che ci sta intorno e per definire noi stessi. Proprio per questo sono un giardino da coltivare con pazienza ogni giorno, da mantenere fertile e vivo, fino alle sue radici. Tutt'altro che sterile e fine a se stessa infatti è l'arte di ricostruire le etimologie. Forse non c'è lezione migliore di quella che ci offrono le parole, per loro natura «viaggianti», che di movimento e mescolanza da sempre fanno una ragione di sopravvivenza.
Nuccio Ordine
“GLI UOMINI NON SONO ISOLE”
Ordine prosegue la sua battaglia a favore dei classici, mostrando come la letteratura sia fondamentale per rendere l'umanità più solidale e più umana. In un'epoca segnata da brutali egoismi, dalla ripresa dei razzismi e dell'antisemitismo, dalle terribili disuguaglianze economiche e sociali, dalla paura dello "straniero", queste pagine invitano a capire che "vivere per gli altri" è un'opportunità per dare un senso forte alla nostra vita.
“GLI UOMINI NON SONO ISOLE”
Ordine prosegue la sua battaglia a favore dei classici, mostrando come la letteratura sia fondamentale per rendere l'umanità più solidale e più umana. In un'epoca segnata da brutali egoismi, dalla ripresa dei razzismi e dell'antisemitismo, dalle terribili disuguaglianze economiche e sociali, dalla paura dello "straniero", queste pagine invitano a capire che "vivere per gli altri" è un'opportunità per dare un senso forte alla nostra vita.
Massimo Recalcati
“MANTIENI IL BACIO”
La fedeltà non è una prigione, né una gabbia, se si trasforma in un sacrificio bisogna liberarsi. La fedeltà trasforma lo stesso in nuovo, non c’è bisogno di andare altrove per trovarlo. Come quando guardiamo un’alba sorgere: non ci stancheremmo mai di ammirarla, ogni volta ci appare diversa.” In una ricerca intima e profonda, Massimo Recalcati indaga il miracolo dell’amore, il sentimento più misterioso di tutti.
“MANTIENI IL BACIO”
La fedeltà non è una prigione, né una gabbia, se si trasforma in un sacrificio bisogna liberarsi. La fedeltà trasforma lo stesso in nuovo, non c’è bisogno di andare altrove per trovarlo. Come quando guardiamo un’alba sorgere: non ci stancheremmo mai di ammirarla, ogni volta ci appare diversa.” In una ricerca intima e profonda, Massimo Recalcati indaga il miracolo dell’amore, il sentimento più misterioso di tutti.
Nadia (Margherita) Toffa
“NON FATE I BRAVI”
Giornalista, protagonista di inchieste coraggiose per la trasmissione Le Iene, si è imposta all’attenzione di milioni di persone. La malattia l’ha avvicinata alla sofferenza di tanti malati che hanno potuto rispecchiarsi in lei e sentirsi più capiti. Questo libro rivela i suoi pensieri degli ultimi mesi quando, dopo i molti attacchi subiti sulla rete in seguito alla decisione di rendere pubblica la sua condizione, Nadia ha scelto di rimanere in silenzio. Il suo desiderio, espresso alla mamma Margherita, era che i testi fossero pubblicati, per continuare a essere sé stessa fino alla fine.
“NON FATE I BRAVI”
Giornalista, protagonista di inchieste coraggiose per la trasmissione Le Iene, si è imposta all’attenzione di milioni di persone. La malattia l’ha avvicinata alla sofferenza di tanti malati che hanno potuto rispecchiarsi in lei e sentirsi più capiti. Questo libro rivela i suoi pensieri degli ultimi mesi quando, dopo i molti attacchi subiti sulla rete in seguito alla decisione di rendere pubblica la sua condizione, Nadia ha scelto di rimanere in silenzio. Il suo desiderio, espresso alla mamma Margherita, era che i testi fossero pubblicati, per continuare a essere sé stessa fino alla fine.
Narrativa
Viola Ardone
“IL TRENO DEI BAMBINI”
È il 1946 quando Amerigo lascia il suo rione di Napoli e sale su un treno. Assieme a migliaia di altri bambini meridionali attraverserà l'intera penisola e trascorrerà alcuni mesi in una famiglia del Nord; un'iniziativa del Partito comunista per strappare i piccoli alla miseria dopo l'ultimo conflitto. Con lo stupore dei suoi sette anni e il piglio furbo di un bambino dei vicoli, Amerigo ci mostra un'Italia che si rialza dalla guerra come se la vedessimo per la prima volta. E ci affida la storia commovente di una separazione.
“IL TRENO DEI BAMBINI”
È il 1946 quando Amerigo lascia il suo rione di Napoli e sale su un treno. Assieme a migliaia di altri bambini meridionali attraverserà l'intera penisola e trascorrerà alcuni mesi in una famiglia del Nord; un'iniziativa del Partito comunista per strappare i piccoli alla miseria dopo l'ultimo conflitto. Con lo stupore dei suoi sette anni e il piglio furbo di un bambino dei vicoli, Amerigo ci mostra un'Italia che si rialza dalla guerra come se la vedessimo per la prima volta. E ci affida la storia commovente di una separazione.
Camilla Baresani
“GELOSIA”
Gelosia racconta le complicazioni dell'amore, le migliori intenzioni e il loro naufragio, la passione per il lavoro, la crisi economica e quella dei
matrimoni, e una vendetta sottile e implacabile. Proprio quando il tormento della gelosia sembra essere cessato, Antonio riceve una chiamata dalla sua ex amante che vuole rivederlo, ma il loro incontro avrà un esito imprevisto
“GELOSIA”
Gelosia racconta le complicazioni dell'amore, le migliori intenzioni e il loro naufragio, la passione per il lavoro, la crisi economica e quella dei matrimoni, e una vendetta sottile e implacabile. Proprio quando il tormento della gelosia sembra essere cessato, Antonio riceve una chiamata dalla sua ex amante che vuole rivederlo, ma il loro incontro avrà un esito imprevisto
Gianrico Carofiglio
“LA MISURA DEL TEMPO”
Guido è tutt'altro che convinto, ma accetta lo stesso il caso che ha per protagonista una donna dal fascino abbagliante; forse anche per rendere un malinconico omaggio ai fantasmi, ai privilegi perduti della giovinezza. Comincia così, quasi controvoglia, una sfida processuale ricca di colpi di scena, un appassionante viaggio nei meandri della giustizia, insidiosi e a volte letali.
“LA MISURA DEL TEMPO”
Guido è tutt'altro che convinto, ma accetta lo stesso il caso che ha per protagonista una donna dal fascino abbagliante; forse anche per rendere un malinconico omaggio ai fantasmi, ai privilegi perduti della giovinezza. Comincia così, quasi controvoglia, una sfida processuale ricca di colpi di scena, un appassionante viaggio nei meandri della giustizia, insidiosi e a volte letali.
Viola Di Grado
“FUOCO AL CIELO”
Ispirato a un fatto di cronaca che ha disorientato il mondo, racconta del male che appartiene alla Storia ma che si rintana anche all'interno di ogni amore assoluto: perché la "città segreta" non è solo un luogo reale di distruzione e segregazione, ma anche il nodo più intimo e pericoloso di ogni relazione, dove può bastare una parola, un gesto, un grumo di silenzio per far crollare ogni cosa o metterla per sempre in salvo.
“FUOCO AL CIELO”
Ispirato a un fatto di cronaca che ha disorientato il mondo, racconta del male che appartiene alla Storia ma che si rintana anche all'interno di ogni amore assoluto: perché la "città segreta" non è solo un luogo reale di distruzione e segregazione, ma anche il nodo più intimo e pericoloso di ogni relazione, dove può bastare una parola, un gesto, un grumo di silenzio per far crollare ogni cosa o metterla per sempre in salvo.
Nicolò Govoni
“SE FOSSE TUO FIGLIO””
Nicolò è solo un volontario, ma il mondo, lui, lo vuole cambiare. Imparando ad ascoltare, a perdonare, Hammudi si lascia alle spalle gli orrori del passato e scopre, con Nicolò, che la casa non è una questione di mura, ma di cuore, e la paternità non ha a che fare col sangue, ma con la
fiducia. Nicolò Govoni ci racconta l'esperienza piena di coraggio di un bambino senza futuro e di un ragazzo che lotta per ridargli speranza. II ricavato di questo libro servirà a costruire una scuola per bambini profughi in Turchia.
“SE FOSSE TUO FIGLIO””
Nicolò è solo un volontario, ma il mondo, lui, lo vuole cambiare. Imparando ad ascoltare, a perdonare, Hammudi si lascia alle spalle gli orrori del passato e scopre, con Nicolò, che la casa non è una questione di mura, ma di cuore, e la paternità non ha a che fare col sangue, ma con la fiducia. Nicolò Govoni ci racconta l'esperienza piena di coraggio di un bambino senza futuro e di un ragazzo che lotta per ridargli speranza. II ricavato di questo libro servirà a costruire una scuola per bambini profughi in Turchia.
Cinzia Leone
“TI RUBO LA VITA”
Un caleidoscopio di luoghi straordinari, tre protagoniste indimenticabili (Miriam, Giuditta ed Esther) e una folla di personaggi che bucano la
pagina e creano un universo romanzesco da cui è impossibile staccarsi. Cinzia Leone ha scritto un romanzo unico, generoso e appassionante, di alta qualità letteraria e innervato da un intreccio che fugge in volata, rapendo l'immaginazione del lettore. Un libro che, nella gioia della narrazione, riflette sulla storia, l'identità, la tolleranza.
“TI RUBO LA VITA”
Un caleidoscopio di luoghi straordinari, tre protagoniste indimenticabili (Miriam, Giuditta ed Esther) e una folla di personaggi che bucano la pagina e creano un universo romanzesco da cui è impossibile staccarsi. Cinzia Leone ha scritto un romanzo unico, generoso e appassionante, di alta qualità letteraria e innervato da un intreccio che fugge in volata, rapendo l'immaginazione del lettore. Un libro che, nella gioia della narrazione, riflette sulla storia, l'identità, la tolleranza.
Francesco Piccolo
“L’ANIMALE CHE MI PORTO DENTRO”
Di quante cose è fatto un uomo? In questo romanzo si racconta,la vita di molti attraverso una sola: è la formazione di un maschio contemporaneo, specifico e qualsiasi. Il tentativo di sfuggire alla legge del branco – e nello stesso tempo, la resa alla sua forza. Perché esiste un codice dei maschi: anni passati a cercare di spegnere quel ronzio collettivo per poi ritrovarsi ad ascoltarlo, nei momenti piú impensati.
“L’ANIMALE CHE MI PORTO DENTRO”
Di quante cose è fatto un uomo? In questo romanzo si racconta,la vita di molti attraverso una sola: è la formazione di un maschio contemporaneo, specifico e qualsiasi. Il tentativo di sfuggire alla legge del branco – e nello stesso tempo, la resa alla sua forza. Perché esiste un codice dei maschi: anni passati a cercare di spegnere quel ronzio collettivo per poi ritrovarsi ad ascoltarlo, nei momenti piú impensati.
Walter Veltroni
“ASSASSINIO A VILLA BORGHESE”
Villa Borghese è uno dei luoghi più incantevoli del mondo ed è il più grande parco culturale del pianeta. Il sindaco muovendo mari e monti alla fine riesce a farvi aprire un commissariato. Decidono perciò di chiamare a raccolta, per il nuovo ufficio i magnifici sette. A guidarli, un maturo funzionario di polizia caduto in disgrazia. Un giorno, però, il pacifico tran tran del parco viene interrotto da un urlo. E nulla sarà più lo stesso, a Villa Borghese.
“ASSASSINIO A VILLA BORGHESE”
Villa Borghese è uno dei luoghi più incantevoli del mondo ed è il più grande parco culturale del pianeta. Il sindaco muovendo mari e monti alla fine riesce a farvi aprire un commissariato. Decidono perciò di chiamare a raccolta, per il nuovo ufficio i magnifici sette. A guidarli, un maturo funzionario di polizia caduto in disgrazia. Un giorno, però, il pacifico tran tran del parco viene interrotto da un urlo. E nulla sarà più lo stesso, a Villa Borghese.